
Visto che vi ho promesso nel post iniziale di aggiornare settimanalmente il diario apistico, e sono ancora nella capitale con Milena e Sofia, ho pensato di condividere con voi gli obiettivi che mi piacerebbe raggiungere al termine di quest’anno apistico.
Ampliamento dell’allevamento di api
In questa stagione ho prima di tutto intenzione di ampliare l’allevamento di api in modo da avere una rendita accettabile per il 2015, e visto che nello scorso anno ho imparato che l’apicoltore raccoglie con le api invernate l’anno precedente, devo pianificare ed agire con un anno di anticipo.
Poiché la fonte principale di guadagno sarà la produzione di pappa reale fresca, pensavo di preparare almeno una 75ina di arnie in modo da averne per l’anno prossimo una 50ina per la produzione di pappa reale, una 15ina di riserva (il 25% di quelle in produzione) per la sostituzione delle famiglie stressate e sperando di non perdere più di una 10ina di arnie dall’invernamento del 2014 (stimando una mortalità del 10% ).
Altro aspetto importante è la selezione delle api regine tolleranti alla Varroa e per farlo nel migliore dei modi dovrei avere almeno un 100aio di colonie da invernare e non è naturalmente possibile per questa stagione. Pensavo quindi di preparare un’altra 40ina di arnie per l’allevamento di api regine, allevamento fuchi e selezione api regine e di invernare una 50ina di arnie per nuclei di fecondazione che mi permetterebbero di avere un 100aio di mini colonie su 11 mezzi telaini da melario. L’invernamento dei mini nuclei mi darà anche la possibilità di avere qualche sciame di api su celle piccole da poter vendere ad aprile 2015.
Non volendo ripetere lo stesso errore della passata stagione, quando mi sono trovato a fare coperchi per arnie a settembre, ho deciso di farmi una bella scorta di legname per realizzare, prima dell’inizio della stagione, un 100aio di arnie complete e una 50ina di arnie con nuclei di fecondazione. A questo devo aggiungere qualche melario e le trappole da polline per le 10 arnie con regine da pappa reale.
Considerando che la stagione passata ho invernato 34 colonie e che ho ordinato sei sciami di api per aprile, l’impresa non sarà semplice e molto probabilmente dovrò acquistare altri sciami.
Burocrazia e certificazioni per l’Azienda apistica
Il prima possibile dovrò sbrigare le pratiche per diventare imprenditore agricolo e poter vendere tranquillamente i prodotti apistici. Al momento il vero problema da risolvere e’ il laboratorio di smielatura che non so ancora dove realizzarlo.
Altri aspetti altrettanto importante, su cui voglio concentrarmi, sono la certificazione biologica, l’iscrizione all’albo allevatori api regine e un riconoscimento nazionale sulla qualità del miele.
Quanto a certificazione biologica per la produzione di pappa reale fresca e miele non penso ci siano particolari problemi, dovrò solo convertire le colonie non ancora convertite su cera biologica e per l’inizio del 2015 conto di riuscire ad averla. In ogni modo, la prossima settimana, in occasione dell’evento organizzato dal FAI di Pescara sul tema La nuova legge regionale: Apicoltori e Istituzioni a confronto, incontrerò anche un tecnico valutatore dell’ICEA.
L’iscrizione all’albo nazionale allevatori api italiane è cosa molto più difficile e occorre aspettare tre anni, almeno così ho letto sul loro sito. In ogni modo proverò a contattarli per capire meglio le procedure di iscrizione all’albo.
E dopo tutta questa fatica mi piacerebbe ricevere una goccia doro per il miele che produrrò questa stagione, ma credo che sarà la certificazione più difficile da ottenere perché fare del buon miele non è semplice.
Previsioni per la produzione 2014
Grazie alla copertura finanziaria raggiunta con un accordo con il precedente datore di lavoro, non devo preoccuparmi più di tanto di fare produzione e quello che guadagno lo posso reinvestire tranquillamente per ampliare l’attività.
Con le 10 colonie con api regine selezionate per la pappa reale spero di riuscire a produrre una 20ina di chilogrammi di pappa reale fresca e con le restanti colonie allevare circa 500 api regine e produrre un 5 quintali di miele fra acacia e melata di Metcalfa.
Comunicazione e marketing
Un altro aspetto sicuramente determinante per la buona riuscita dell’azienda è la comunicazione e il marketing. A tal fine ho intenzione di ampliare i contenuti del sito web e di utilizzare i social media per pubblicizzare l’azienda. Già riuscire a scrivere due articoli alla settimana sarebbe una bella impresa.
Al fine di facilitare le operazioni di prenotazione e vendita della pappa reale fresca, delle api regine e del miele, sto realizzando il modulo di commercio elettronico con la piattaforma WooCommerce e spero di metterlo online prima dell’inizio della stagione apistica.
Non ho intenzione di fare campagne pubblicitarie su web e media tradizionali, anche se non si può dire mai l’ultima parola.
Innovazioni tecnologiche ed informatizzazione
Questa parte, anche se di vitale importanza rischia di rimanere in dietro visto l’approssimarsi della stagione. Ad ogni modo, la prima cosa che mi preme realizzare e’ uno strumento per l’inseminazione strumentale delle api regine. Ho in mente una soluzione economica e semplice, il vero problema è riuscire a realizzare uno stereoscopio usando una vecchia webcam.
Il discorso informatizzazione è un vero problema, chissà perché ma finisco sempre a lavorare con i fogli Excel. Come si dice il calzolaio gira sempre con le scarpe rotte. Ad ogni modo devo assolutamente realizzare un software per la registrazione dei dati per la selezione delle api regine, configurare un gestionale integrato con il sito di e-commerce e realizzare un modulo per la tracciabilità delle api regine. Una mole di lavoro impressionante e non sarà semplice trovare la voglia e il tempo per farlo.
Dimenticavo l’apiario informatizzato …
Conclusioni
Naturalmente gli obiettivi sono molti e non sarà facile raggiungerli e mi riterrò soddisfatto se alla fine dell’anno riuscirò a raggiungerne anche solo la metà.
Continuate a seguirmi, e ditemi cosa ne pensate.